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Turbina AL1

powergrab ha sviluppato la turbina AL 1 (Alfonsi – Lauria 1) innovativa ed ibrida nel senso che funziona in parte come turbina ad azione e in parte come turbina a reazione. La turbina può funzionare con una corrente di fluido in fase liquida, aeriforme, ed anche multifase, si pensi ad esempio al vapore, ma non coinvolge reazioni chimiche, né processi di combustione. In virtù della sua forma, la turbina è modulare, nel senso che una girante con una certa potenza può essere costruita in un unico stabilimento industriale in un gran numero di esemplari tutti uguali, anche utilizzando le tecniche della catena di montaggio, quindi con un notevole risparmio di costi rispetto alle pale eoliche tradizionali che vengono invece costruite una per una. Poi, a seconda della potenza della macchina finale che si vuole assemblare, le giranti del presente trovato si possono montare sulla torre di sostegno una sopra l’altra nel numero desiderato, configurando quindi una turbina eolica con la potenza desiderata utilizzando più giranti tutte uguali fra loro.

Ciò porta a grandi vantaggi in termini di costi e di semplicità di fabbricazione e di assemblaggio. Rispetto al problema della resistenza delle giranti eoliche, la girante della presente invenzione è invece molto robusta principalmente in virtù della sua particolare forma e struttura compatta attorno all’albero. Prove di laboratorio effettuate su un prototipo di girante in scala ridotta esposto al flusso d’aria di una galleria del vento, sono state condotte fino alla velocità di 160 km/h senza che si manifestasse nessuna particolare conseguenza negativa.

Applicazioni

In campo eolico l’applicazione principale di questa turbina è quella di essere esposta o singolarmente o all’interno di grandi “wind farms” in luoghi caratterizzati dalla presenza di venti forti (anche provenienti da diverse direzioni a seconda delle condizioni atmosferiche) a cui le turbine tradizionali non possono essere sottoposte. Nell’ambito dei flussi di vento monodirezionali, tra le possibili applicazioni, la prima attuabile per la realizzazione di un business case, si ritiene sia l’applicazione come “range extender” in un mezzo di trasporto elettrico e/o ibrido, come per esempio i casi di una imbarcazione, un’automobile, un furgone commerciale/camper, autobus, autotreni e treni. In questo modo l’energia elettrica prodotta dalla turbina del presente trovato, aumenterebbe l’autonomia di un mezzo elettrico o anche permetterebbe ad un mezzo ibrido di funzionare in modalità elettrica a velocità anche notevolmente maggiori rispetto a quelle oggi consentite.

Una delle applicazioni per cui è stato pensato il dispositivo è il suo utilizzo come Ram Air Turbine  (RAT) sugli aeromobili. Una  RAT è una piccola turbina installata sugli aerei che, collegata ad una pompa idraulica o ad un generatore elettrico, viene usata come fonte di energia.  In condizioni normali la RAT è alloggiata nella fusoliera o nelle ali e viene estratta manualmente o automaticamente in seguito alla completa perdita di potenza dei motori. Negli aeromobili moderni l’energia elettrica viene normalmente generata tramite i motori principali o con l’utilizzo di una turbina a gas chiamata auxiliary power unit (APU), che spesso è montata nella parte posteriore della fusoliera o nell’alloggiamento del carrello d’atterraggio principale. In caso di perdita sia delle fonti di energia primaria (motori) che di quelle ausiliarie (certe APU possono attivarsi solo al di sotto di determinate altitudini, e sono spesso indispensabili per tentare un riavvio di un motore se sono tutti spenti) la RAT viene attivata tramite l’energia delle batterie e permette di alimentare i sistemi vitali di un aereo (comandi di volo, circuiti idraulici e strumentazione di volo principale), dando ai piloti la possibilità di manovrare – pilotando in volo libero l’aereo senza propulsione, come fosse un anomalo aliante – e gestire l’emergenza (per esempio abbassandosi di altitudine in modo controllato per tentare di riavviare i motori, o planando direttamente sul luogo raggiungibile più opportuno per un atterraggio di emergenza).